lunedì 24 maggio 2010

Rilfessioni a 180 minuti dal termine della stagione...


Stagione pazza che ci costringe a una fine di campionato con il cuore in gola. Alcune brevi riflessioni sul passato, ma volte al futuro...

L'avventura è nata per me nell'estate del 2007. Cocco il capitano decise di iniziarmi alle feste di Gravesano. Da buon sopracenerino di Gravesano non conoscevo praticamente nulla, se non il famoso campo in pendenza, ragione per la quale dovetti fidarmi del buon Cocco, senza sapere che quel piatto di costine mi avrebbe cambiato la vita.

Durante i minuti passati in fila per ottenere il bramato piatto di costine, Cocco incontrò un signore a me sconosciuto che gli chiese "Ta giügat ammü al fotball?". E lui rispose: "Cerrht!". Al che il signore rilanciò: "Dai vegn a giügaa da nün...". Cocco mi spiegò che trattavasi del presidente del FCGB. Venuti in pochi istanti a conoscenza della precaria situazione per quanto riguardava la rosa, con Cocco ci guardammo e ci dicemmo: "Sarem be mia matt?". Lasciare una squadra come quella in cui ci allenavamo da più di un mese, forte, con un bel gruppo, per approdare in una società alla deriva, che a quel momento contava 3 tesserati?

Poi intervenne una signora, che conoscevo per motivi storico-famigliari, e dopo avermi rifilato i biglietti della mitica lotteria, mi disse che la squadra del FCGB sarebbe stata allenata da Paolo, marito della signora, che avevo avuto occasione di conoscere tempo addietro, durante un pranzo, e che avevo apprezzato sin dal primo istante. A quel punto dissi a Cocco che avremmo potuto anche pensarci. Pochi minuti dopo facemmo la nostra scelta. Eravamo del FCGB!

La prima partita fu quella con una squadra che avrei poi imparato ad amare e che nel bene e nel male è sempre parte del nostro destino: l'Arosio. Si giocò il 30 agosto 2007 e perdemmo 6 a 0. Un inizio difficile e devastante per il morale.

Arrivò la prima partita in casa al patriziale di Bedano. Contro il Vezio fu partita dura. Lotta su ogni pallone, e gol della vittoria a pochi minuti dalla fine. La vincemmo 3 a 2 e mi costò 7 mesi di vita per una caviglia spezzata: 15 giorni d'ospedale, 4 mesi e mezzo con le stampelle e quasi cento sedute di fisioterapia.

In quei lunghi mesi da spettatore mi innamorai di quella realtà! Eravamo debolissimi, fisicamente messi male e dovevamo schierare giocatori che il calcio proprio non lo conoscevano.

Perdemmo in sequenza 3-0 dallo Stella, 2-1 dall'Origlio, 8-1 dal Pura, 4-0 dal Curio, 5-2 dal Rapid, 5-1 dal Riva, 7-1 dal Novazzano, pareggiammo 1-1 col Maroggia, 1-1 anche con l'Arzo.

L'11 novembre 2007 avevamo 5 punti dopo undici partite. 44 gol subiti. 11 gol fatti. A questo punto una squadra normale avrebbe dichiarato forfait e gettato la spugna. Ma quella non era una squadra normale. Era un gruppo di persone che aveva orgoglio e che ogni maledetta domenica sul campo ci lasciava cuore e sudore. Eravamo dei cessi, ma anche degli umili leoni.

Un uomo riuscì a orchestrare quel miracolo umano: il Mister. Tra le bastonate prese nelle prime undici partite, riuscì a forgiare uno spirito di squadra inimmaginabile, spirito che ci permise di raggiungere la salvezza, con 18 punti racimolati durante il ritorno tra mille lotte, togliendoci pure la soddisfazione di battere il Pura. L'8 giugno 2008 conquistammo la salvezza battendo per 3 a 2 l'Arzo.

Con il passare del tempo sono cambiate tante cose, ma non tutte. E dopo tre anni siamo ancora in lotta per la salvezza.

Nelle due partite che rimangono dovremo ritrovare lo spirito giusto, quella grinta e quella voglia di vincere che ci permise, tempo addietro, di evitare la retrocessione.

È tempo per i giocatori che credono nel FCGB, per quelli umili che conoscono i loro limiti e che provano a superarli, per quelli che adorano questo gruppo, la sua storia, e per tutti quelli che hanno voglia di finire degnamente questa tribolata stagione.

L'allenatore farà del suo meglio e i giocatori che scenderanno in campo contro l'Arosio e il Bioggio dovranno avere nella testa una sola idea: vincere, a ogni costo!

Ci sono tanti modi per dire grazie al nostro mister e a coloro che hanno sempre creduto in noi, credo però che il migliore sia quello di vincere le ultime due partite!

Poi toccherà al Presidente, che a sua volta sarà chiamato al miracolo per la prossima stagione...

E per annunciare uno scoop, vi dico che in sogno mi è apparso Bulls che mi prometteva un campo da gioco migliore...